1861 - Varo pirofregata Italia

La fregata Italia, assieme alle unità similari Garibaldi (ex Borbone) e Gaeta, furono le ultime grandi costruzioni della Marina del Regno delle Due Sicilie. Furono progettate da Giuseppe De Luca ispirandosi ai disegni della fregata inglese Shannon, di 3636 t, varata nel 1855, e di altre unità simili costruite in Gran Bretagna in quel periodo, tra le quali le ultime fregate in legno, alcune delle quali, come l’Octavia e la Sutlej convertite ad elica mentre erano ancora in costruzione. Lo scafo, costruito in legno secondo la tecnica tradizionale, era rinforzato con una strutta diagonale, ormai universalmente adottata su tutte le grandi costruzioni in legno, che consentiva di ottenere una maggiore rigidità dell’insieme e anche di poter realizzare scafi più lunghi; la carena era rivestita in rame. Al momento della costruzione figurava indubbiamente fra le unità in linea migliori dell’epoca, grazie anche al suo buon armamento ma fu, nel giro di una decina di anni, rapidamente superata, dopo l’esperienza della battaglia di Crimea che portò alla costruzione delle nuove unità corazzate. La nave fu impostata, un mese dopo la Borbone, con il nome di Farnese nel 1857 e mutato in Italia all’atto dell’entrata in servizio nella Regia Marina. Dopo l’impostazione, avvenuta il 2 settembre 1857, i lavori sulla fregata andarono così a rilento, data l’incertezza politica del Regno delle Due Sicilie di cui si poteva intuire la fine imminente, che all’atto dell’unificazione, l’unità si trovava ancora sullo scalo in fase di costruzione assai arretrata. I ritardi furono causati anche dalla difficoltà di reperimento di legname di buona qualità, che doveva arrivare dai boschi della Calabria. La Marina del Regno di Sardegna, poi Italiana, decise di proseguirne la costruzione, senza tuttavia affrettarne la conclusione, cosicché l’unità fu varata il 6 aprile 1861 ed entrò in servizio il 3 marzo 1862, come pirofregata a elica di 1° rango. La polena che rappresenta Athena Farnese si trova al Museo Navale di La Spezia assieme a due cariaiti che ornavano il giardinetto di poppa. L’elica era sollevabile quando navigava a vela.

 

PER APPROFONDIMENTI

LIBERO RICERCATORE: https://www.liberoricercatore.it/tag/pirofregata-borbona/ 

LA VOCE DEL MARINAIO: https://www.lavocedelmarinaio.com/2019/01/il-cantiere-navale-di-castellammare-di-stabia-e-le-sue-navi-pirofregata-italia/